Immaginatevi il nostro mondo che, però non è più quello che conosciamo. Inizia così Guiscardi senza Gloria di Mauro Longo, Acheron Books Edizioni.

Venezia. 1516. La peste grigia ha generato zombie assetati di vita che ora impestano la Laguna Nera di Venezia. La nuova Venezia sorge sull’isola di Candia  ed è ancora la potenza che tutti conoscono. Ma l’Italia, da Venezia a Napoli e Otranto è divisa tra i Mondi e i Corrotti, coloro che sono stati infettati dal morbo grigio ma gli sono sopravvissuti. E poi ci sono Lidiana e Darko, Mosaico e Largo, il bell’Andrè e il feroce Thomas Linche, condottiero del Sacro Impero di Francia: protagonisti di una ricerca che ha i toni epici e le ambientazioni macabre dei migliori film splatter, dove tutti sono contro tutti e la partita si gioca tra il vivere e il morire. Sullo sfondo, un tesoro, quello di Marco Polo, la sua discendenza e un segreto che salverà la vita e la discendenza di tutti.

Ecco, in poche righe, di cosa parla Guiscardi senza gloria di Mauro Longo, edito dalla Acheron Books. Un fantasy, o meglio un horror ucronico che parte da fatti storici per inventare un presente possibile, afflitto da una pestilenza che riduce gli esseri umani in zombie e che ha cambiato radicalmente la compagine sociale e la storia d’Europa.

In questo scenario, Mauro Longo fa muovere una sciarada di eventi che ti tiene letteralmente attaccati alla pagina, come un buon film d’azione potrebbe tenerci legati allo schermo. E la particolarità di questo romanzo è proprio nel suo ritmo, serrato ed incalzante, ricco di colpi di scena, di sterzate improvvise, di fughe rocambolesche, di tradimenti e di innamoramenti. Ad accompagnarlo, una prosa sintetica ma mai scontata che ci trasporta in una lettura piacevole, accattivante e fresca.

In uno scenario dal sapore steampunk, tra congegni meccanici, navi volanti e ritrovati alchemici, ci ritroviamo a leggere le memorie di Marco Polo, interpretate in chiave dark ma, soprattutto, molto horror, tra morti viventi e inquisitori indemoniati. E se vi state chiedendo chi sia il buono in questa storia, vi consiglio di non crucciarvi troppo. Mauro Longo scrive con maestria una storia in cui ognuno sembra avere un buon motivo per essere ciò che è e, se non volete cadere anche voi nell’errore del Sacro Romano Impero di Francia, di Linche e dei suoi sgherri, allora vi ritroverete a sospendere il giudizio, a parteggiare per un manipolo di guiscardi e reietti, di senza dio e di corrotti, ma anche per la libertà. A tutti i costi.

 

>>>Ascolta l’intervista della Ladra a Mauro Longo! <<<


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