Che faccia ha un guro della birra artigianale? Lo scopriamo insieme leggendo il libro di Lorenzo Dabove, aka Kuaska, La birra non esiste, edito da Altreconomia. E prosit a tutti!

Questa settimana la birra è stata una dei protagonisti delle nostre recensioni. Un po’ perché quando si fa un pic nic, è una delle bevande che non possono mai mancare, un po’ perchè è il must delle serate estive in compagnia, un po’ perché nel nostro peregrinare tra librerie ed autori, ci sono capitati tra le mani tanti bei libri che ne parlano e che non sono i soliti noiosi manuali tecnici del perfetto birraio casalingo!

Quello di oggi non è un manuale, non è un libro tecnico bensì una vera e propria autobiografia, un memoir pensato, progettato e scritto per raccontarci, prima di tutto, che faccia abbia un guru. E il guru in questione è Lorenzo Dabove, conosciuto dagli appassionati e degustatori di birre artigianali, come Kuaska: un birraio, un degustatore ma, prima di tutto, un narratore. La birra non esiste : La vita, le storie, i segreti di Kuaska, il “profeta” della birra artigianale italiana (Saggio) è un libro fondamentale per tutti coloro che si vogliono avvicinare con sapienza al mondo di una delle bibite più popolari, e nonostante tutto ancora così poco conosciuta. Ed è un fondamentale non perché è una giuda tecnica o un manuale specifico, ma semplicemente perché nelle parole di Kuaska, così sarcastico e dissacratore, c’è tutta l’essenza più profonda del bere e gustare un buon boccale di birra artigianale…che non ha nulla a che fare con quella industriale.

La Storia con la “S” maiuscola della birra artiginale in Italia nasce con un gruppo di pionieri: ciascuno di loro nei suoi viaggi all’estero aveva visto la luce come John Belushi: sotto forma di locali bellissimi dove la birra veniva servita fresca, viva, con competenza e passione.

Kuaska parte dalla sua esperienza personale per raccontarci la storia, le caratteristiche, le specialità della birra. Dai suoi esordi, nel 1982, alle prime birre assaggiate quasi per curiosità, sino alla creazione del suo personaggio, Kuaska, un poeta alieno che gira strade e teatri cantando i propri versi, ed alla sua vera professione: il degustatore. Lorenzo Dabove si racconta senza veli, con l’ironia che lo contraddistingue e, nel farlo, ci parla, logicamente, di birra, degli stili birrari, delle diverse personalità di birrai, delle birre made in Italy. E non si sottrae mai dal dire ciò che pensa: dai blogger da bruciare la rogo, sino agli avvelenatori homebrewers, così come lui ama definirli e a cui dedica un intero capitolo. Così, questo libro di Kuaska non è solo una guida al bere bene e al bere conoscendo ciò che si sta bevendo, ma anche un racconto di vita, intenso e pieno, dove a parlare non è solo una semplice professione, ma una vera e propria passione.

Da quasi 40 anni mi batto proprio per questo, per diffondere una corretta cultura della bevanda più socializzante del Pianeta: è un compito arduo nel paese del vino, dove la birra è sempre stata vista come una bevanda culturalmente inferiore.

La birra non esiste può essere anche letto come un vademecum di tutte le cose da fare e da non fare se si produce e beve birra artigianale. Partendo dal presupposto che la birra industriale è un “cadavere in bottiglia”, Kuaska dissemina il suo narrato di perle di saggezza che si trasformano in un vero e proprio inno a questa bevanda così particolare, così antica da non passare mai di moda. Per una lettura spensierata, ma dopo tutto sapiente, che non passerà inosservata.

Là dove  le birre osano, i vini non possono osare.


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