Chi è nato prima? L’uovo o la gallina? Se anche per voi questa domanda non ha ancora trovato una risposta, vi consiglio di dare un occhio a Prima dopo di Anne-Margot Ramstein e Matthias Aregui, edizioni L’Ippocampo.

Il bello di andar per libri, cacciando novità e qualche libro sfuggito alle ricerche, è quello di trovare libri come questo piccolo gioiello, edito da L’Ippocampo, ovvero: Prima dopo di Anne-Margot Ramstein e Matthias Aregui. Si tratta, per la precisione di un silent book, un libro dove le parole non ci sono, ma a farla da padroni sono le pagine interamente illustrate. Libri stimolanti e appassionanti, soprattutto se sono fatti con intelligenza e gusto estetico. Il libro che leggiamo oggi insieme, rientra proprio in questa categoria di letture, ma i motivi per cui vale davvero la pena leggerlo sono almeno quattro e ve li voglio raccontare tutti d’un fiato!

1) La magia del tempo. Il titolo di questo volume non è casuale: ogni pagina racconta proprio il prima e il dopo di situazioni più o meno note. Dallo sbocciare del fiore, al cadere dei frutti, dai cantieri in costruzione che fanno nascere la città, a sequenze di pagine che, per logica, costruiscono di per sé stesse nuove storie. Ogni volta che sfogliamo pagina rimaniamo sorpresi dalla ricchezza di situazioni descritte, per analogia, per intuizione o, semplicemente, per logica. Prima è la penna di un uccello, poi è la penna di un calamaio, poi è una macchina da scrivere. Le illustrazioni sono in grado di creare una narrazione fluida e continua, in grado di far riflettere i più piccoli – e non solo – di un processo tanto scontato quanto complesso da apprendere, appunto, la sequenza temporale del “prima” e del “dopo”.

2) Un sapiente esercizio mentale. Abbiamo detto che le situazioni descritte ci permettono di allenare il nostro pensiero, seguendo le forme dell’analogia, dell’intuizione e della logica. Da questo punto di vista, la mancanza di un apparato testuale tradizionale permette non solo ai piccini di sfogliare questo testo con maggiore autonomia e libertà, ma anche a noi grandi “lettori”, di esercitare la nostra inventiva e creatività nel narrare le situazioni illustrate ai nostri piccoli uditori. Così ci ritroviamo a spaziare tra le storie raccontate da immagini semplici a quelle narrate da quadri più complessi, in cui l’evoluzione dal prima ad un dopo è un sapiente gioco di rimandi ed allusioni. Tutto sempre alla portata dei più piccoli.

3) Uno stimolo visivo continuo. In qualità di silent book, Prima Dopo è un bellissimo libro grafico, interamente illustrato. Il segno è moderno, le tinte piene, senza sfumature, ma racchiuse in garbati contorni neri che delimitano le diverse figure. Sfogliarlo, anche per il solo piacere di farlo, diventa piacevole e interessante. Perché a pagine “semplici”, fatte di pochi elementi ben delneaineati, seguono pagine “complesse”, dove le tavole grafiche prendono possesso di tutta la pagina, cesellandola di colori e dettagli. Così ti ritrovi a viaggiare con la fantasia proprio nell’esplorare questi bellissimi disegni.

4) Una narrazione simbolica. Le pagine si inanellano le une alle altre grazie alla costruzione logica della narrazione per immagini. Ma il bello di un libro così ricco di spunti è anche nel potere simbolico, e stratificato, che conserva tra i suoi disegni. Perché ogni pagina narra un breve istante di vita, una situazione, che rimanda per forza a dimensioni simboliche più ampie. Ogni lettore è lasciato libero di interpretare e leggere tutti i simboli a cui il proprio immaginario rimanda. I bimbi più piccoli costruiranno il loro mondo narrativo e crescendo, ogni pagina si arricchirà di nuovi stimoli, in relazione al crescere del loro stesso immaginario.

Prima dopo gioca con il tempo creando una dimensione magica, ricca e in costante.divenire. Ed è uno di quei libri in gradondi donare qualcosa a grandi e piccini in modo indiscriminato.


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