LIBRERIA DEL GIALLO E DEL FANTASTICO
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Una regata mortale

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Il bianco e il nero

18,00
Lyes Madi, artista italo-algerino che abita a Torino, viene trovato morto ad Algeri nell’appartamento del nonno. Lyes era tornato nella sua terra d’origine su consiglio di un maestro sufi incontrato in Italia, per risolvere il mistero legato a un antico simbolo che gli avrebbe dato l’ispirazione per dipingere il quadro perfetto. Gli investigatori, non riuscendo a trovare alcuna prova tangibile per risolvere il caso, concludono che l’artista si è suicidato durante un rituale satanico, ma resta tuttavia il dubbio che si sia trattato di omicidio. Quale rapporto può esserci allora tra i segni massonici trovati dall’amico professore di arte sacra a Torino con la morte dell’artista e i suoi legami con il Sufismo e la Kabbalah ebraica? Il romanzo ci immerge in un’avvincente lettura, che in un viaggio tra storia, arte e religione misteriosamente intrecciate ci porta alla sorprendente soluzione finale. Un romanzo algerino insolito e ricco di riferimenti, una versione colta degli elementi presenti nei libri di Dan Brown.
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Lyes Madi, artista italo-algerino che abita a Torino, viene trovato morto ad Algeri nell’appartamento del nonno. Lyes era tornato nella sua terra d’origine su consiglio di un maestro sufi incontrato in Italia, per risolvere il mistero legato a un antico simbolo che gli avrebbe dato l’ispirazione per dipingere il quadro perfetto. Gli investigatori, non riuscendo a trovare alcuna prova tangibile per risolvere il caso, concludono che l’artista si è suicidato durante un rituale satanico, ma resta tuttavia il dubbio che si sia trattato di omicidio. Quale rapporto può esserci allora tra i segni massonici trovati dall’amico professore di arte sacra a Torino con la morte dell’artista e i suoi legami con il Sufismo e la Kabbalah ebraica? Il romanzo ci immerge in un’avvincente lettura, che in un viaggio tra storia, arte e religione misteriosamente intrecciate ci porta alla sorprendente soluzione finale. Un romanzo algerino insolito e ricco di riferimenti, una versione colta degli elementi presenti nei libri di Dan Brown.
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Un prezioso francobollo rosso

18,00
Siamo a Vienna agli inizi del Novecento e Therese Schubert, vedova benestante, viene trovata morta nel suo appartamento. Inizialmente si pensa che il crimine sia a scopo di rapina e che siano coinvolti il fidanzato della nipote e il fratellastro del giovane. Nell’indagine si inserisce Joseph Müller, un tempo in servizio nella polizia asburgica. Il suo superiore lo ha richiamato perché confida nelle sue doti di attento osservatore, nelle sue capacità deduttive e nella sua abilità di immedesimazione nelle varie situazioni. La traccia che lo porterà a risolvere il caso sarà un Mercurio rosso, un francobollo di grande valore e molto raro in Europa: la vittima ne possedeva infatti un esemplare. Da questo semplice indizio Müller riuscirà a ricostruire l’intera vicenda, non dopo diversi viaggi che lo porteranno fino a Trieste, all’epoca territorio austriaco. Auguste Groner non solo sa costruire una trama ricca di particolari psicologici, ma ci offre una densa descrizione del mondo della borghesia e della piccola nobiltà e di come, dietro una facciata di rispettabilità e decoro, irrompa all’improvviso il crimine per svelare i lati oscuri di quel mondo.
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Siamo a Vienna agli inizi del Novecento e Therese Schubert, vedova benestante, viene trovata morta nel suo appartamento. Inizialmente si pensa che il crimine sia a scopo di rapina e che siano coinvolti il fidanzato della nipote e il fratellastro del giovane. Nell’indagine si inserisce Joseph Müller, un tempo in servizio nella polizia asburgica. Il suo superiore lo ha richiamato perché confida nelle sue doti di attento osservatore, nelle sue capacità deduttive e nella sua abilità di immedesimazione nelle varie situazioni. La traccia che lo porterà a risolvere il caso sarà un Mercurio rosso, un francobollo di grande valore e molto raro in Europa: la vittima ne possedeva infatti un esemplare. Da questo semplice indizio Müller riuscirà a ricostruire l’intera vicenda, non dopo diversi viaggi che lo porteranno fino a Trieste, all’epoca territorio austriaco. Auguste Groner non solo sa costruire una trama ricca di particolari psicologici, ma ci offre una densa descrizione del mondo della borghesia e della piccola nobiltà e di come, dietro una facciata di rispettabilità e decoro, irrompa all’improvviso il crimine per svelare i lati oscuri di quel mondo.
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La bugiarda

18,00
Patience Portefeux ha cinquantatré anni, due ottime figlie, un amore tiepido per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era trascorsa tra gli agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto l’incantavano. Con la morte del marito, Patience è dunque costretta a trovarsi un lavoro, e sfruttando la sua perfetta conoscenza dell’arabo lo trova come interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di un futuro ben misero. Tuttavia un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini, le si presenta quella svolta che aveva sempre sognato.
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Patience Portefeux ha cinquantatré anni, due ottime figlie, un amore tiepido per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era trascorsa tra gli agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto l’incantavano. Con la morte del marito, Patience è dunque costretta a trovarsi un lavoro, e sfruttando la sua perfetta conoscenza dell’arabo lo trova come interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di un futuro ben misero. Tuttavia un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini, le si presenta quella svolta che aveva sempre sognato.
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Patience Portefeux ha cinquantatré anni, due ottime figlie, un amore tiepido per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era trascorsa tra gli agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto l’incantavano. Con la morte del marito, Patience è dunque costretta a trovarsi un lavoro, e sfruttando la sua perfetta conoscenza dell’arabo lo trova come interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di un futuro ben misero. Tuttavia un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini, le si presenta quella svolta che aveva sempre sognato.
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Patience Portefeux ha cinquantatré anni, due ottime figlie, un amore tiepido per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era trascorsa tra gli agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto l’incantavano. Con la morte del marito, Patience è dunque costretta a trovarsi un lavoro, e sfruttando la sua perfetta conoscenza dell’arabo lo trova come interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di un futuro ben misero. Tuttavia un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini, le si presenta quella svolta che aveva sempre sognato.
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La sedia del custode

14,00
A Casablanca, città in cui si mescolano valori moderni e tradizionali, un serial killer firma i suoi delitti con citazioni del Corano, convinto di essere il designato da Dio per epurare la città dai suoi miscredenti. L'uomo, originario del profondo Sud del Marocco, è sicuro infatti di detenere tutta la verità ed è divorato da un odio profondo per coloro che per il loro comportamento considera empi: li scruta di continuo dalla sua sedia di custode di un condominio, trasformata in un punto di osservazione e di controllo del quartiere di lusso dove lavora. L'inchiesta sull'insospettabile serial killer è condotta da un commissario un po' depresso, che ama bere: questi, durante le indagini, conosce Rita, una giornalista curiosa ed emancipata che vive sospesa fra due culture, quella occidentale e quella musulmana. L'anonimo pluriomicida continuerà le sue gesta? E Rita non sarà forse un obiettivo ideale per il solitario psicopatico?
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