Ci sono favole che hanno il potere di insinuarsi nelle pieghe del nostro animo. Fino a ché uno tipo Robert Sabuda non dà loro la vita sulle pagine di un libro, come per “La Bella e la Bestia”.

Se c’è una qualità che apprezzo dei libri pop-up è che sono un piccolo universo di scoperte. Quando sono costruiti bene e l’intervento pop-up segue la storia e il suo sviluppo, posso affermare di avere tra le mani un piccolo capolavoro. E questo è proprio quello che mi è accaduto quando ho preso tra le mani il libro illustrato e progettato da Robert Sabuda, edito da Mondadori, La Bella e la Bestia. Libro pop-up.

La storia la conosciamo tutti, e in questi giorni se ne sta facendo un gran parlare grazie al remake, in live action, del classico Disney che sarà da domani in cartellone in tutte le sale cinematografiche d’Italia. Una storia che racconta di amore, quello vero, quello puro che va oltre ogni apparenza e del destino a cui ognuno di noi va incontro, suo malgrado. Perché chi di voi non ha avuto l’impressione che quando Belle e la Bestia si incontrano per la prima volta, non siano già fatti l’uno per l’altra, a dispetto delle sembianze e dell’epilogo felice?

Anche se il film promette bene, e chi ha visto l’anteprima può confermare, il libro riserva un fascino ancora tutto particolare, soprattutto se a progettarlo è Robert Sabuda. Si, perchè l’edizione Mondadori di questo libro è molto particolare e ha il potere di incantare grandi e piccini ed è un vero capolavoro del genere. Non solo per i nostri piccoli.

Ogni pagina è progettata su tre livelli differenti: quello testuale, della storia narrata dalla parole di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont; quello squisitamente paratestuale, rappresentato dalle scene in pop-up che campeggiano al centro di ogni pagina; quello meccanico e immaginifico, che correda e interagisce direttamente con il testo scritto.

Tre livelli di interazione che rendono l’opera di Sabuda un piccolo mondo tutto da scoprire e da ammirare e che ci farà vedere, letteralmente, i momenti più salienti di questa storia così magica, resa ancora più magica dal progetto grafico dell’autore. Pagina dopo pagina, corriamo tra i corridoi del palazzo della terribile Bestia, vediamo sbocciare e fiorire la rosa magica da cui dipendono le sorti della Bestia, scoviamo lo scrigno con l’anello magico che lui dona a Belle perché possa tornare da lui.

Anche le illustrazioni non sono casuali. Figure geometriche e colori in tinta  ci ricordano certe figure e certe scenografie di Emanuele Luzzati, quasi dei collage di colore dove le campiture diventano geometrie di toni tra il blu, il rosso e il viola.

Per le romantiche come me, che credono nel destino e nella magia che fa girare il mondo, leggere una delle mie favole preferite in una cornice così fantastica è, forse, meglio che andare al cinema!


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