Ci sono state donne, nella nostra storia, che hanno avuto il coraggio di inseguire i propri sogni. Sono quelle raccontate nelle Storie della buona notte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo.

Quante volte ci siamo trovate a sognare ad occhi aperti (o chiusi) il grande amore, il bel principe, castelli incantati e fate madrine? Già, troppo spesso. Perchè le favole che ci raccontavano parlavano di questo: tra una Biancaneve, una Cenerentola, una Raperonzolo qualsiasi, i nostri sogni di bambine eran abitati da un senso di attesa speranzosa in un domani migliore, accanto al nostro principe azzurro. E capita ancora che, alla veneranda età di 40 anni, alcune di noi vivano ancora in quell’attesa.

Ma davvero non avevamo altri sogni? Io penso proprio di no! Io da piccola volevo fare la paleontologa (o l’egittologa, dipendeva dai momenti!) perchè l’idea di scavare e ricercare mi emozionava molto più dei cavalli bianchi e dei principi azzurri. Ad occhi aperti mi sognavo accovacciata accanto a chissà quale ossicino sepolto, nel bel mezzo del nulla, con il pennellino magico a spazzare via la terra e a disseppellirla. Ricordo ancora la faccia della bibliotecaria di paese, quando, a otto anni, le chiesi un libro su cui imparare la scrittura geroglifica. Non me lo trovò mai, così mi accontentai di qualche libretto per bambini sulle mummie.

Ma non è di me che volevo parlarvi oggi, bensì di un libro che ha risvegliato in me quel sogno. Si chiama Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie. Ediz. a colori, scritto a due mani da Elena Favilli e Francesca Cavallo. Un libro che ci racconta delle favole molto particolari, e un libro che è esso stesso dimostrazione della determinazione di due donne straordinarie. Ma andiamo con ordine.

Di cosa parla. Storie della Buona Notte per Bambine Ribelli. 100 vite di donne straordinarie racconta la storia di donne che, in paesi ed in epoche differenti, hanno avuto il coraggio e la determinazione di inseguire i propri sogni e le proprie passioni, anche sfidando le convenzioni sociali e le consuetudini del tempo e della società in cui vivevano.

Come ne parla. Da Ipazia, storica e matematica della Grecia antica, a Frida Kahlo, a Rita Levi di Montalcini, sino alla matematica Ada Lovelace, alla ballerina Misty Copeland od Evita Peron: sono esattamente cento le vite raccontate in questo prezioso libro, tutte raccontate esattamente come dovrebbero essere le storie della buona notte, con un bel “c’era una volta una bambina che…”. Ed ogni favola è accompagnata da una bellissima illustrazione, un ritratto della protagonista del racconto, che vuole stilizzarne i caratteri salienti, la bellezza interiore, lo stile del loro pensiero, più che la loro effettiva bellezza.

C’era una volta una bambina che viveva in una fattoria insieme alla sua famiglia. Passava giornate intere a vagabondare libera nei campi con i suoi fratelli e sorelle, ma dava anche una mano ad accudire gli animali. […] Si chiamava Astrid ed era un vero spirito ribelle.

A cosa serve. Quello scritto e illustrato dalla Favilli e dalla Cavallo sembra essere il libro perfetto per assicurare ai nostri piccoli, ma anche a noi adulti, sogni d’oro e, soprattutto, la consapevolezza che tutto sia possibile con una buona dose di impegno, perseveranza e studio. Quello che il libro racconta ai nostri piccoli, è che i principi azzurri esistono, l’amore può farci sognare e i cavalli bianchi prima o poi arrivano, ma le vere principesse, ciò a cui tengono, se lo prendono da sole, senza dover attendere qualche sedicente principe. E soprattutto, le vere principesse vivono e camminano accanto a noi, non cantano agli uccellini, ma leggono, studiano, si impegnano, magari credono al “vero amore”, ma non è il loro primario scopo di vita.

Il progetto. Ma Storie della Buona Notte per Bambine Ribelli è un libro ancora più speciale perché esso stesso racconta la storia di due donne straordinarie, le sue autrici. Elena Favilli e Francesca Cavallo sono due italiane che decidono di lanciare, dalla loro Timbuktu Labs di Los Angeles, un progetto di crowdfunding, pubblicato su Kickstarter. Il progetto era proprio la prima edizione delle Storie della buona notte, ovvero Good Night Stories for Rebel Girls e il loro intento era quello di trovare abbastanza fondi per poter realizzare e pubblicare il libro: scrivendone le storie e ingaggiando 100 illustratrici da tutto il mondo per realizzarne la parte grafica e illustrativa. E indovinate cosa è accaduto? Che il progetto, su Kickstarter, ha raccolto più di un milione di dollari, coinvolgendo donatori provenienti da 70 nazioni, in soli 28 giorni. Le due autrici hanno raccolto un totale di un milione e 300 mila dollari dal lancio della campagna, sino all’ottobre 2016, per poi pubblicare il libro proprio nel novembre 2016. Ad oggi, è stato tradotto, oltre che in Italia da Mondadori, in altre 12 lingue, raggiungendo un alto riconoscimento di pubblico.

Per concludere questa che già così sembra una bella storia della buona notte, impariamo da queste due donne come noi ad essere semplicemente noi stesse e non l’ombra di donne che non saremo mai. Impariamo a credere in noi stesse e nella forza delle nostre idee e insegniamo tutto ciò alle nostre figlie ed ai nostri figli, perché anche loro possano crescere con questa consapevolezza.

Alle bambine ribelli di tutto il mondo:
sognate più in grande,
puntate più in alto,
lottate con più energia.
E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.


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